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giovedì 18 febbraio 2016

Caltagirone. La Messa di Peri con le famiglie

U n’opportunità di riflessione in una giornata che ormai ha un sapore prevalentemente commerciale. È il senso della festa degli innamorati celebrata ogni anno per san Valentino dalla diocesi di Caltagirone. Quest’anno, sul tema “Dove c’è amore c’è misericordia”, si è tenuta nella chiesa di San Giuseppe di Palagonia (Catania) e ha visto la partecipazione di quasi 500 persone. «Abbiamo trattato il tema del conflitto all’interno della coppia», spiega Enzo Ruggieri che insieme alla moglie Fortuna dirige l’ufficio diocesano Famiglia e vita. «Il luogo naturale dell’amore è la famiglia – aggiunge – abbiamo cercato di far emergere bellezza della famiglia anche nel conflitto, se dopo il conflitto c’è il perdono. Non sempre dal conflitto si arriva al perdono. Ma la parola conflitto significa “pericolo” e “opportunità”: va quindi visto come un’opportunità di fare chiarezza». Il tema è stato affrontato in una relazione iniziale a cui sono seguiti dei laboratori. «È stato bello vedere – testimonia Enzo Ruggieri – coniugi con tanti anni di matrimonio alle spalle dare consigli alle giovani coppie». Il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ha presieduto la Messa e nell’omelia ha sottolineato come solo nell’incontro con Gesù la coppia si completi. All’offertorio ogni coppia ha portato all’altare un cuore, segno di un amore che non è fine a se stesso.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 6 febbraio 2016

Si sposano e donano Poi vita con gli ultimi

Si sposeranno due giorni prima di San Valentino donando tutto ai poveri. Sono Riccardo Rossi e la futura sposa Barbara Occhipinti che venerdì 12 celebreranno il loro matrimonio nella chiesa di Maria Immacolata a Pedara, alle pendici dell’Etna. Regaleranno la lista nozze alla casa famiglia 'Oasi della Divina Provvidenza' di Pedara, ove hanno scelto di vivere assistendo senza dimora, disabili psichici e fisici, senza lavoro, persone agli arresti domiciliari e donne e uomini che nessuno vuole accogliere. La loro scelta ha suscitato una gara di solidarietà tra chi conosce la loro storia anche solo per averla letta sulla pagina Facebook 'La gioia', gestita da Riccardo. Tra i tanti regali, gli abiti di nozze, la torta nuziale e i cuochi che si sono offerti volontari per preparare il banchetto. La parrocchia li ha adottati e diverse coppie del corso prematrimoniale sono diventate volontari della casa famiglia, tra l’altro, legata da una collaborazione alla missione di Fratel Biagio Conte. I due promessi sposi sperano, con il loro matrimonio, di sostenere alcuni progetti dell’associazione 'Insieme Onlus' (www.insieme.ct.it) che gestisce la casa famiglia. Tra questi progetti, la coltivazione di zafferano biologico a cura di persone con ritardo psichico medio-grave; un impianto di lumache per la raccolta di bava biologica eseguita da persone con lesione midollare; la coltivazione di spirulina ad opera soggetti svantaggiati con provvedimento di affido. Riccardo e Barbara il 24 saranno in udienza dal Papa.
Maria Gabriella Leonardi

Qui Sicilia. Quei 200 «sì»

 Caltagirone. Una serie di coincidenze caratterizza, quest’anno, la celebrazione della giornata della vita a Caltagirone: oltre ad essere l’anno del Giubileo della misericordia e l’anno del bicentenario di fondazione della diocesi, ricorrono anche i 30 anni del locale Centro di aiuto alla vita.
«Il nostro Centro è nato nel 1986 per la lungimiranza del fondatore, don Michele Cannizzo – racconta la presidente, Alba Turco –. L’idea era quella di aiutare le donne in difficoltà e allora c’erano molte ragazze-madri in difficoltà perché rifiutate dalle famiglie ». Alba Turco è presidente da 15 anni: «In questi tre lustri – ricorda – abbiamo avuto la gioia di aiutare a far nascere oltre 200 bambini. L’anno scorso abbiamo seguito 80 donne di cui 30 in gravidanza. Nel 2015 abbiamo seguito la gravidanza e la nascitadi 25 bambini; altri due sono nati agli inizi di quest’anno». La triplice ricorrenza sarà ricordata stamane alle ore 11 in un’eucaristia che il vescovo Calogero Peri celebrerà nella cattedrale di Caltagirone e che sarà trasmessa in diretta da Raiuno. Come ogni anno, il Cav-Movimento per la vita, insieme all’Ufficio diocesano per la famiglia e la vita e il Centro per i metodi naturali di regolazione della fertilità 'Maria Regina della famiglia' saranno impegnati a diffondere il messaggio della Cei per la giornata per la vita. Saranno offerte primule alle neo mamme e alle mamme in attesa ricoverate in ospedale e dinanzi alle parrocchie per raccogliere fondi per l’aiuto alle mamme seguitedal Cav.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 26 gennaio 2016

Un’educazione «in uscita», Acireale riflette

Per il terzo anno consecutivo il Servizio diocesano per la pastorale giovanile e degli oratori di Acireale organizza delle giornate formative per giovani, «educanimatori », oratori e realtà ecclesiali giovanili e impegnate nell’educazione dei più piccoli, degli adolescenti e dei giovani. L’appuntamento è per domani e venerdì nella sala conferenze della chiesa parrocchiale della Madonna della Fiducia ad Acireale. «Il convegno diocesano di pastorale giovanile e oratori – dice don Mario Gullo, responsabile della pastorale giovanile acese – quest’anno prenderà spunto dai cinque verbi del convegno di Firenze, dalle indicazioni di papa Francesco e dall’invito del vescovo di Acireale, Antonino Rapsanti, a raggiungere i giovani che sono 'fuori' dalle nostre realtà». Il tema: «Educhiamoci... in uscita» sarà declinato domani attraverso alcune dinamiche particolari con due relatori: don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, e don Samuele Marelli, responsabile del Servizio per i ragazzi e gli adolescenti e degli oratori della diocesi di Milano. Venerdì è in programma una tavola rotonda con i delegati diocesani al Convegno di Firenze: don Antonio Pennisi, Barbara Sgroi, Andrea Romeo, Annamaria Cutuli, e don CarmeloSciuto. «'Educhiamoci... in uscita» – aggiunge don Gullo – non è la pastorale di una Chiesa che vuole sopravvivere con i ragazzi e i giovani che ha ma il comando evangelico della missione che chiama e interpella ad evangelizzare e prendersi cura di tutti i giovani con cuore di Cristo, pastore buono».
Il convegno si concluderà nel santuario giubilare di Valverde, il 30 gennaio alle 20, con una veglia dedicata a don Bosco e presieduta dal vescovo Raspanti.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 25 gennaio 2016

Acireale. «Bisogna tornare ad ascoltare»

Da alcuni anni per la diocesi di Acireale la festa di san Francesco di Sales è l’occasione per offrire ai giornalisti e agli operatori della comunicazione un momento di riflessione e formazione attraverso l’organizzazione di incontri, accreditati dall’Ordine dei giornalisti e tenuti da importanti operatori del mondo dei media.
Ospite di quest’anno è stato il direttore di Avvenire Marco Tarquinio che, venerdì, nel salone della parrocchia San Paolo di Acireale ha sviluppato una riflessione pubblica sul tema «Per un futuro di pace. Il contributo della comunicazione».
Il direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali di Acireale don Marco Catalano ha contestualizzato il tema citando tre fatti in cui il ruolo dell’informazione è stato centrale: nel 1992 i media che ripresero, come fosse un film, lo sbarco dei Marines a Mogadiscio; il bombardamento delle emittenti tv avvenuto nel 1999 a Belgrado e nel 2001 a Kabul, perché erano considerate obiettivi militari; la propaganda del Daesh attraverso i social network.
«Nel suo messaggio per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – ha detto il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti – il Papa parla di una comunicazione che nei modi e nella scelta delle parole può suscitare guerra o pace».
Dal globale al locale il meccanismo è lo stesso e anche in un ambito di provincia si può essere, o meno, costruttori di pace. Guardando all’informazione locale monsignor Raspanti ha individuato alcune storture da correggere: «Occorre sconfiggere l’aggressività: c’è chi comunica tendendo ad attaccare la persona. Sottolineare un fatto negativo senza attaccare la persona a tutti i costi esprime uno stile del tutto diverso. Sono necessarie le voci critiche, sapendo scegliere le parole giuste e avendo un animo pacificato: se l’acredine ce l’hai dentro metterai nella comunicazione la tua personale avversione, i tuoi interessi di parte, e userai l’apparente informazione per i tuoi scopi. Una comunicazione sana non è bonacciona, ma costruisce la pace». Tarquinio ha posto l’attenzione su alcuni verbi fondamentali del messaggio, a partire dall’ascoltare: «Viviamo in un tempo – ha detto – in cui non ci si ascolta più. Anche per questo è difficile affrontare questioni difficili: dalla vita personale alla vita comunitaria, alla grande politica. Occorre sapere ascoltare il mondo, saperlo guardare, e quindi vederlo, perché guardare non basta. E poi sapere agire. Per un cristiano sono fondamentali la preghiera e l’agire». E proprio la preghiera e la Messa per i giornalisti domenica, ad Acireale, hanno concluso la festa di san Francesco di Sales.
MGL

giovedì 21 gennaio 2016

Festa di san Francesco di Sales, ad Acireale incontro con il vescovo Raspanti e Tarquinio

«Per un futuro di pace. Il contributo della comunicazione» è il titolo di un incontro che si terrà oggi, alle 17.30, nella sala teatro della parrocchia di San Paolo Apostolo di Acireale in occasione della festa di san Francesco di Sales. Relatore sarà il direttore diAvvenire, Marco Tarquinio. A promuovere questo momento di formazione il Meic di Acireale, l’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali, l’Ucsi, l’Azione cattolica diocesana e l’Associazione della stampa jonico-etnea. L’incontro sarà presieduto da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, amministratore apostolico di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della Cei. Nell’occasione l’Associazione della stampa jonico-etnea assegnerà al direttore Tarquinio il “Premio Vito Finocchiaro” alla memoria di un illustre giornalista acese scomparso nel 1991.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 18 gennaio 2016

Nicosia. Settimana di festa tra parole, suoni e immagini

Non una giornata isolata, ma una settimana di eventi per parlare di comunicazioni sociali. È la 5ª Festa diocesana della comunicazione «Parola… parole, immagini e suoni. Comunicazione e Misericordia, un incontro fecondo» in corso a Nicosia. «Questa settimana nasce dal lavoro di tre uffici diocesani: comunicazioni sociali, turismo e tempo libero e cultura – spiega Michele Li Pira, responsabile dell’ufficio comunicazioni sociali –. L’idea di fondo è che in molto di quello che viviamo c’è la Parola generatrice: tutto può essere suo riflesso, ma bisogna avere occhi per capire».
Tra gli eventi, da domenica, nel Municipio di Nicosia, è esposta la mostra «Misericordia: bellezza che salva » con immagini di crocifissi custoditi nella diocesi. Giovedì alle 20, nella chiesa S. Filippo Neri di Nicosia, sarà proiettato il film «In Solitario». Domenica 24 alle 9,30, in vescovado, sarà presentato il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e il libro «Linkati alla Storia» di Claudio Saita e Vincenzo Grienti, a cura di Francesca Cipolloni, segretaria nazionale Fisc. «Attraverso giornali e web creiamo ponti - dice il vescovo di Nicosia, Salvatore Muratore -. Questa settimana mette in moto queste relazioni e aiuta a scoprire l’importanza delle comunicazioni sociali per evangelizzare».
Maria Gabriella Leonardi