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martedì 26 maggio 2020

A Caltagirone un museo internazionale del crocifisso


Creare un Museo internazionale del crocifisso a memoria della pandemia del coronavirus. È l’iniziativa che sta portando avanti padre Enzo Mangano, rettore del santuario del Santissimo Crocifisso del Soccorso a Caltagirone. Il Santuario si trova vicino Caltagirone e risale al 1708 quando un agricoltore, Antonio Centorbi, per ispirazione divina, ritrovò un affresco di Cristo crocifisso nella stalla. Da allora questo luogo è diventato un riferimento importante per la comunità cattolica.
L’idea di padre Enzo è di allestirvi un museo, con opere sul tema della crocifissione. Per questo si è rivolto ad artisti, ceramisti (Caltagirone è la patria della lavorazione della ceramica) e donatori privati. «Unisciti in questo storico inizio del Museo internazionale del Crocifisso – è l’invito del rettore – a imperitura memoria di questa pandemia “speriamo unica”, con
la tua arte ceramicale, pittorica, scultorea o altro, che manifesti la tua fede, la tua devozione o il tuo “sentire”». Il coronavirus ha provato molto l’area del calatino. In una casa di riposo, poi sequestrata, si sono verificati tredici decessi.
Nell’ospedale “Gravina” tra i ricoverati anche il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri; un lotta alla malattia la sua che ha tenuto in apprensione la diocesi e che, per fortuna, ora è solo un brutto ricorso.
Proprio a monsignor Peri padre Mangano ha deciso di intitolare il Museo che sarà inaugurato il 14 settembre, festa dell’esaltazione della Croce. (Maria Gabriella Leonardi)

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