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domenica 8 luglio 2018

Progetti in rete: «Così staniamo i ragazzi»

ACIREALE(CATANIA)
«Stanare i giovani dalle loro case, e dalle giornate passate sui social, per portarli in oratorio ». La missione non spaventa Anna Maria Belfiore, «in fatto di oratori ad Acireale siamo all’avanguardia » dice sorridendo. Qui, tra l’Etna e il Mar Jonio, quella della diocesi di Acireale con gli oratori è una lunga storia d’amore, iniziata prima della stessa istituzione della diocesi, avvenuta nel 1844. Nel 1756, infatti, la Congregazione dell’Oratorio di San FilippoNeri, fondata ad Acireale nel 1756 da padre Mariano Patanè, aveva dato già vita al primo oratorio e, di fatto, alla prima pastorale giovanile. «Mentre poi era ancora in vita don Bosco – aggiunge Belfiore – sono stati chiamati i salesiani a Randazzo e in seguito i Canossiani ad Acireale. Sempre qui, nel 1908, è nato il primo manualetto degli oratori a livello regionale. Il secondo vescovo di Acireale, monsignor Giovanni Battista Arista, fondò la maggior parte degli oratori in diocesi».
Questa storia ancora dura oggi e da 14 anni esisteanche un Coordinamento degli oratori diocesano che ingloba 34 oratori, anche se ne sono attivi anche altri. Il coordinamento, guidato appunto da Anna Maria Belfiore, è un’associazione di fedeli promossa dalla diocesi per la formazione degli animatori e per fare rete. Viene seguito un sussidio per le attività invernali e un altro per quelle estive. Attualmente è seguito il sussidio 'Che bella notizia' di Gigi Cotichella, ma sono stati usati in passato anche sussidi della Federazione oratori milanesi e prossiamente il Coordinamento acese ne appronterà uno proprio.
«Abbiamo lavorato tanto, aiutati prima dal vescovo Pio Vigo e ora da monsignor Raspanti – aggiunge Anna Maria Belfiore – . Ogni anno organizziamo una veglia di preghiera per la festa di don Bosco e il giorno di san Filippo Neri diamo il mandato agli animaeducatori estivi. Durante l’anno organizziamo dei cantieri di lavoro per gli animatori con approfondimenti di psicologia, pedagogia e tecniche animazione. Sono circa 300 gli animatori in diocesi».Ogni estate si tiene un raduno che quest’anno è in programma il 13 luglio al parco Chico Mendez di Giarre. Nell’occasione sarà consegnato il premio monsignor Arista al professor Marco Pappalardo, stretto collaboratore del Coordinamento. «Adesso stiamo lavorando con la pastorale delle comunicazione sociali – aggiunge Anna Maria Belfiore – abbiamo rilevato la solitudine dei ragazzi e la loro difficoltà a relazionarsi di presenza con gli altri». La prossima sfida da vincere.
Maria Gabriella Leonardi

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