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martedì 2 febbraio 2010

Un progetto per Librino


Dal 2005 le suore salesiane operano a Librino, un quartierone di 80mila abitanti della periferia catanese, sprovvisto di servizi e con una brutta nomina. Qui le religiose, coadiuvate da tanti volontari, hanno creato l’oratorio centro giovanile “Giovanni Paolo II” e numerose iniziative per togliere tanti ragazzini dalla strada e riportarli a scuola e per aggregare gli adulti.
Adesso l’attività delle suore crescerà notevolmente grazie a un progetto, della durata di 24 mesi, finanziato dalla Fondazione per il Sud e denominato “Fonda-azioni per Librino”. Insieme all’oratorio delle suore, fanno parte del nucleo promotore altri enti, tra cui la Caritas diocesana e due parrocchie; numerosi enti pubblici sono, inoltre, partner del progetto. “Fonda-azioni” mira a stimolare gli abitanti del quartiere alla partecipazione attiva alla vita della comunità attraverso numerosi interventi. Grazie a questo progetto da due diventeranno quattro i centri di aggregazione per ragazzi e giovani. Sette educatori andranno a supportare, in altrettante scuole, i bambini più bisognosi. Per la famiglia sarà offerto un servizio di consulenza in ambito pedagogico, sociale, psicologico e legale. Tra i vari servizi, saranno attivati sportelli di accompagnamento al lavoro, tirocini e laboratori formativi per promuovere l’imprenditorialità. Non mancheranno animazione di strada ed eventi comunitari.
Padre Valerio Di Trapani, direttore diocesano della Caritas catanese, spiega:«la presenza della Caritas a Librino è iniziata sostenendo l’oratorio delle suore salesiane. A seguito di uno studio ricerca-azione su Librino abbiamo creato il centro di aggregazione Talità Kum che ora, grazie a “Fonda-azioni”, si allarga con il “Ludobus”, un pulmino che porterà per le strade, attraverso il gioco, una dimensione educativa». Suor Lucia Siragusa, direttrice della comunità Giovanni Paolo II e coordinatrice del progetto “Fonda-azioni” è contenta e dichiara:«La rete che abbiamo creato porterà sviluppo e ci aspettiamo grandi miglioramenti per questo quartiere».
Maria Gabriella Leonardi
Gennaio 2010

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