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domenica 9 dicembre 2012

«Sicilia educa»: il volontariato crea la sua rete - Avvenire

«Sicilia educa»: il volontariato crea la sua rete - Avvenire


RAGUSA. Oggi a Marina di Scoglitti, nel ragusano, 80 associazioni di volontariato, a conclusione del meeting 'Stop and go Sicilia', daranno vita alla rete 'Sicilia educa', un presidio per l’educazione alla legalità in Sicilia ma anche un luogo di proposte politiche per il nuovo governatore Rosario Crocetta. La rete, infatti, si propone di interloquire con le istituzioni regionali e oggi è prevista la presenza del neo assessore regionale alla formazione, Nelli Scilabra. 'Sicilia Educa' sarà la prima conferenza permanente dedicata all’educazione che si riunirà una volta ogni sei mesi per elaborare percorsi di rete capaci di sottrarre i minori alla manovalanza mafiosa ed allamicrocriminalità e nello stesso tempo attivare percorsi di prevenzione. Promotori dell’iniziativa a livello regionale sono il MoVI Sicilia, Libera e Arciragazzi. La rete si avvale anche del patrocinio del Centro servizi volontariato Palermo, la collaborazione con l’Ufficio scolastico e del Network Creativ, con l’Istituto Europeo della creatività e la rete di Creativementi, e il sostegno di Fondazione con il Sud. Tra i soggetti firmatari della carta d’intenti anche il vescovo delegato della Conferenza episcopale siciliana mons. Michele Pennisi che oggi celebrerà la messa per i volontari. «Si avvia un percorso storico in Sicilia – afferma il responsabile del MoVISicilia per l’educazione Enzo Madonia –. Questa è la prima rete educativa regionale; significa costruire una sinergia capace di dare voce ai bambini e al loro diritto di crescere in città a loro misura». Ferdinando Siringo, presidente del Centro di servizi per il volontariato di Palermo e docente al Liceo classico di Palermo sottolinea: «Frequentare una scuola al nord offre un vantaggio considerevole rispetto agli studenti della Sicilia, come se gli studenti del sud fossero in ritardo di un anno e mezzo nei loro percorsi scolastici rispetto ai loro coetanei del Nord. Questo significa che l’ambito educativo è stato sottovalutato».
Maria Gabriella Leonardi
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giovedì 6 dicembre 2012

In Sicilia un’alleanza per l’impegno educativo tra famiglie, movimenti e associazioni di volontariato - Avvenire

In Sicilia un’alleanza per l’impegno educativo tra famiglie, movimenti e associazioni di volontariato - Avvenire

Uno spazio dove educatori, volontari, operatori del sociale e rappresentati delle istituzioni educative e politiche riflettano insieme per creare una nuova alleanza. Uno spazio dove la famiglia sia soggetto e non oggetto di interventi educativi. Sarà questo il meeting regionale per l’educazione 'Stop and go Sicilia', in programma da oggi fino a domenica a Marina di Scoglitti (Ragusa). Prevista la partecipazione di duecento delegati in rappresentanza di ottanta tra movimenti e associazioni siciliane.
Titolo dell’iniziativa, 'Educare al volontariato associazioni e famiglie in rete'. «Durante il meeting - spiega Enzo Madonia responsabile di 'Stop and go Sicilia' e membro della Direzione nazionale del MoVI - i partecipanti firmeranno, inrappresentanza delle proprie associazioni, una carta d’intenti che punta alla creazione di una Conferenza permanente per l’educazione in Sicilia». Tra i primi firmatari le reti del Movimento di volontariato italiano (MoVI) e di Libera. Tra i sostenitori del Meeting anche il vescovo di Piazza Armerina Michele Pennisi, delegato della Conferenza episcopale siciliana per l’educazione e l’università che commenta: «Auspico che questo tavolo di confronto regionale sull’educazione possa rapportarsi con il governo regionale, in modo che l’educazione sia al centro dell’agenda politica e si possano superare la discriminazione nei confronti delle scuole cattoliche paritarie e le scuole di formazione professionale paritarie».
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 28 novembre 2012

Messina,al via in Sant’Antonio da Padova le celebrazioni per il 20° della morte del padre rogazionista Giuseppe Marrazzo - Avvenire

Messina,al via in Sant’Antonio da Padova le celebrazioni per il 20° della morte del padre rogazionista Giuseppe Marrazzo - Avvenire

MESSINA. La Basilica di Sant’Antonio da Padova di Messina celebra il 20° anniversario della morte del rogazionista padre Giuseppe Marrazzo che visse per quasi 50 anni presso la Basilica e per il quale è stata aperta la fase diocesana della causa di canonizzazione. In particolare domani alle 17,30 sempre nella Basilica si terrà una conferenza di padre Agostino Zamperini, postulatore generale dei padri Rogazionisti sul tema: «Il discepolo la prese con sé (Gv 19,27), Maria nella vita di padre Marrazzo», lettura di testi dalsuo diario spirituale. Alle 19 sarà inaugurata una mostra fotografica su padre Marrazzo intitolata «La mia vita è davanti a Te, Signore».Venerdì 30, alle 10, sarà invece celebrata una Messa nella Cappella dei Padri Rogazionisti al Gran camposanto di Messina dove riposano le spoglie mortali del servo di Dio. Alle 18, nella Basilica si terrà una solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Calogero La Piana, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela.(M.G.Leo.)

sabato 17 novembre 2012

La Caritas di Caltagirone promuove raccolta di cibo - Avvenire

La Caritas di Caltagirone promuove raccolta di cibo - Avvenire

CALTAGIRONE. Oggi e domani mattina a Caltagirone si terrà una raccolta alimentare cittadina promossa dalla Caritas diocesana assieme ad alcune associazioni di volontariato. Dei punti di raccolta di alimentari saranno allestiti presso i supermercati del gruppo «Arena», lo «Spaccio alimentare» e il supermercato «Sigma». Don Luciano Di Silvestro, direttore della Caritas diocesana spiega il senso dell’iniziativa: «Il momento attuale, caratterizzato dalla pesante crisi economica ha inevitabilmente indebolito la rete di solidarietà del tessuto sociale, rendendo ancora più vulnerabili le persone e le famiglie più fragili. In questo senso vogliamo consegnare all’opinione pubblica un segnale forte di attenzione e di capacità di lavorare in rete per un obiettivo comune». Il cibo raccolto in questi due giorni sarà distribuito dai Centri d’ascolto delle parrocchie e dalle associazioni. La distribuzione sarà destinata prioritariamente alle persone ed alle famiglie più deboli e bisognose rispettandola riservatezza di quanti beneficeranno della raccolta alimentare.
Maria Gabriella Leonardi 

venerdì 9 novembre 2012

Acireale, oggi Raspanti consacra un presbitero - Avvenire

Acireale, oggi Raspanti consacra un presbitero - Avvenire


ACIREALE. Questa sera alle 18.30 durante l’Eucaristia presieduta nella Basilica Cattedrale di Acireale, il vescovo diocesano Antonino Raspanti ordinerà presbitero Salvatore Tirendi, 29 anni, diacono originario della comunità parrocchiale acese dei Santi Cosma e Damiano. Il sacerdote novello è nato nel 1983 e si è diplomato all’istituto tecnico industriale “Galileo Ferraris” di Acireale. Nel 2006 l’ingresso in Seminario e l’avvio della formazioneteologica che lo vede oggi impegnato nella preparazione per la licenza con indirizzo spiritualità. Da diacono Tirendi ha prestato servizio pastorale nella parrocchia San Paolo di Acireale di cui, dopo l’ordinazione sacerdotale, diventerà vice-parroco.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 29 ottobre 2012

Mass media le diocesi fanno rete - Avvenire

Mass media le diocesi fanno rete - Avvenire


DA ENNA
MARIA GABRIELLA LEONARDI

La presenza dei media informa e forma gli stili di vita ed è l’ambiente in cui i credenti sono chiamati ad annunciare il Vangelo. Da questa consapevolezza ha preso le mosse il convegno «Comunicare a Babele.

L’impegno educativo nella nuova cultura mediatica», organizzato a Enna venerdì e sabato scorsi dall’Ufficio regionale per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana. La presenza nei media delle diocesi siciliane è stata sintetizzata da don Giuseppe Rabita, direttore dell’Ufficio regionale per la cultura e le comunicazioni sociali: «Tutte le diocesi hanno il loro sito Web più o meno aggiornato e interattivo, ma la presenza sui social network risulta essere ancora pionieristica e poco organizzata. Diverse parrocchie hanno il sito Internet, ma raramente c’è una collaborazione con il rispettivo ufficio diocesano. C’è anche qualche emittente televisiva e radiofonica. Ma la costante che emerge dalle diverse diocesi è la difficoltà a creare sinergie».
Varie le esperienze delle diocesi siciliane. Punta a essere presente su tutti i media l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Ragusa; il suo direttore, Piero Saladino, spiega: «Siamo presenti su Facebook, il nostro giornale 'Insieme' è diffuso gratis in 5000 parrocchie e anche attraverso la grande distribuzione. Riporta tante notizie brevi e per gli approfondimenti rinvia al sito dove, però, non c’è la duplicazione degli articoli di giornali perché i contenuti del cartaceo e dell’online sono diversificati». A breve A Ragusa sarà realizzato un corso di formazione per giovani animatori delle comunicazioni sociali. Insieme ad altre aggregazioni cattoliche e laiche, durante l’anno e sempre di venerdì, l’ufficio organizza anche incontri settimanali di dibattito pubblico: «Concepiamo le comunicazioni sociali – spiega Saladino – come una messa in rete di energie». Ha scommesso molto sul convegno la diocesi di Cefalù, presente a Enna con cinque giovani: «Noi stiamo partendo adesso – spiega don Franco Mogavero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali – e stiamo investendo sul futuro della diocesi cominciando dalla formazione.

Pubblichiamo il bimestrale 'Koinonia' e abbiamo un sito (www.chiesadicefalu.it), che riporta notizie e molti articoli di riflessione sull’importanza del Concilio». Se come ha detto il vescovo uscente per la cultura e le comunicazioni sociali della Cesi, Salvatore Di Cristina, «la comunicazione va posta all’ordine del giorno come metodo dell’agire pastorale», un ruolo
 particolare è quello dei giornalisti cattolici. Peppino Vecchio, presidente regionale di Fisc e Ucsi, dice: «Dinanzi alla notevole quantità di informazioni che arrivano dalla Rete, al giornalista oggi sono richieste maggiore capacità di discernimento e preparazione professionale». E un vero lavoro giornalistico è quello svolto dal settimanale «Amico del popolo» dell’arcidiocesi di Agrigento ove le comunicazioni sociali sono una tradizione consolidata. L’«Amico» è il solo a seguire le sedute di Consiglio comunale e realizza inchieste, come una recente sull’emergenza rifiuti. «Sul sito Internet inseriamo altri servizi e approfondimenti – dice il direttore don Carmelo Petrone –. Abbiamo un nostro profilo su Twitter, Facebook e YouTube che usiamo per interagire con chi ci segue e per anticipare i contenuti del giornale».

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La passione educativa al centro dell’incontro tra i delegati delle Chiese a Enna Collaborazioni e sinergie le chiavi per abitare il Web e affrontare la sfida di Babele



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il vescovo Staglianò «Legare comunicazione e cultura: la svolta per le comunità parte da qui» - Avvenire

il vescovo Staglianò «Legare comunicazione e cultura: la svolta per le comunità parte da qui» - Avvenire
C omunicazioni sociali e cultura devono camminare insieme.
È quanto intende perseguire Antonio Staglianò, vescovo di Noto, delegato dalla Conferenza episcopale siciliana per la Cultura e le Comunicazioni sociali nel corso della sessione autunnale tenutasi dall’8 al 10 ottobre scorsi. Monsignor Staglianò, tra i 'padri' del Progetto culturale della Cei, è convinto che la Chiesa debba abitare lo spazio delle comunicazioni sociali, utilizzando tutti i mezzi a disposizione. «Da questo versante – afferma – il mio primo impegno da vescovo delegato della Cesi sarà quello di stringere fortemente il rapporto tra le comunicazioni sociali e la cultura: bisognerà lavorare con attenzione critica perché questo rapporto è facilmente dissolubile».

Perché?


Il trend culturale sulle comunicazioni sociali porta a ridurre tutto agli strumenti di comunicazione, con messa in
 campo di prodotti già preconfezionati che alla fine non generano educazione culturale.

D’altra parte, il termine 'cultura' rischia di essere generico.


Questo convegno ha dedi­cato un’attenzione partico­lare alle comunicazioni so­ciali.
Con quale esito?

L’appuntamento di Enna mi ha convinto dell’urgenza di lavorare nel riorganizzare le sinergie della comunicazione sociali con gli operatori della cultura, per educare e per far crescere l’umano dell’uomo.


La carta stampa potrebbe aiutare questo processo, magari attraverso la creazione di un organo regionale e sfruttando gli strumenti già esistenti, come
 Avvenire?

Per un giornale delle Chiese di Sicilia si dovrebbero affrontare problemi di tipo economico, ma anche pastorale. Bisognerà lavorare di anno in anno.

Apprezzo molto
 Avvenire, di cui sono un convinto sostenitore. Potrà aiu­tarci molto. (M.G.L.)