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martedì 12 dicembre 2017

Parole «pensate» per arginare l’odio in rete

Trapani è tra le province con un livello di aggressività più elevato su Twitter. Emerge in una ricerca che ha analizzato milioni di tweet nelle province italiane e i cui risultati sono stati presentati in febbraio a Trieste nel corso dell’iniziativa nazionale «Per una comunicazione non ostile. Parole O_stili». Il dato ha portato l’Ufficio diocesano per le comunicazioni a promuovere il «Manifesto» attraverso il progetto «Trapani per una comunicazione non ostile», realizzato con l’associazione «Trapani per il futuro», il periodico L’Insonne e l’Ucsi. «Il movimento cultuale contro le 'parole ostili' – spiega il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli – è un’espressione idonea a richiamare la ricchezza e l’esigenza di profondità che c’è dentro l’animo umano e che cerca una parola adatta che lo possa esprimere. E questo fa parte della missione pastorale della Chiesa: nessun’altra realtà può riproporre il senso forte della parola».
Un primo incontro si è tenuto a maggio, in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, su «Le parole sono ponti». È stata creata la pagina Facebook «Trapani per una comunicazione non ostile » e sono seguiti altri incontri nelle scuole, a Trapani, Calatafimi ed Alcamo. Il manifesto è stato anche donato dal vescovo alle autorità .
Ieri si è tenuto un nuovo momento di riflessione sul tema «Il Web siamo noi» con il giornalista e scrittore Bruno Mastroianni, autore de La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network. Motore di questo percorso è Lilli Genco, dell’Ufficio diocesano: «Partendo dall’invito del Papa a promuovere una cultura della comunicazione che superi la 'cultura dello scarto' e sia davvero in grado di creare incontro e vicinanza nel 'cambiamento d’epoca' che stiamo vivendo – spiega – abbiamo pensato di aprire uno spazio di condivisione. Non è un 'corso' o una 'scuola': si tratta di incontri e laboratori per riflettere insieme su alcuni temi. Un percorso da costruire insieme, rivolto soprattutto a quanti, in modo formale o informale, si occupano delle pagine social istituzionali di parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali e a coloro che vogliono condividere un modo positivo di abitare la rete».
MGL

mercoledì 6 dicembre 2017

I detenuti restaurano le statue della chiesa

I detenuti della casa circondariale di contrada Noce a Caltagirone, insieme ai loro insegnanti, hanno restaurato una statua della Madonna, appartenente alla parrocchia Gesù adolescente di Grammichele, nel Catanese. Non è la prima volta che avviene questa forma di collaborazione tra la casa circondariale, l’istituzione scolastica e la parrocchia e il trait d’union è un docente che lavora dentro il carcere, il professor Raffaele Adamo, che è parrocchiano della comunità Gesù adolescente.
All’interno della casa circondariale, infatti, è attiva una sezione dell’istituto d’istruzione superiore 'Bonaventura Secusio'. «L’anno scorso – spiega il parroco della comunità, don Tino Zappulla – abbiamo fatto restaurare due bambinelli e il prossimo mese di marzo faremo restaurare una statua di San Giuseppe. Domenica, alla riconsegna del simulacro della Madonna era presente un detenuto, che è stato debitamente autorizzato e che ha spiegato alla comunità i lavori che sono stati eseguiti».
L’evento è stato particolarmente seguito dalla comunità e la chiesa era gremita. «Durante l’avvento, inoltre – continua don Tino – effettuiamo una raccolta di offerte per aiutare i detenuti che hanno difficoltà economiche ad acquistare degli indumenti. L’anno scorso un detenuto ha ottenuto un permesso per partecipare a un nostro pellegrinaggio. La comunità – conclude – si è dimostrata capace di comprendere come certi errori possono essere recuperati, anche attraverso queste forme di aiuto».
MGL

giovedì 23 novembre 2017

E Caltagirone gli dedica una notte bianca con un itinerario tra «i luoghi sturziani»

D omani a Caltagirone si terrà la 2ª edizione della Notte bianca sturziana. Il via alle 19 nel salone “Silvio Milazzo” del palazzo di città, con la presentazione del libro di Palladino Don Luigi Sturzo, maestro di verità e di libertà. Fino alle 23 sarà possibile visitare alcuni luoghi sturziani, tra cui il mausoleo nella chiesa del Santissimo Salvatore dove i giovani racconteranno la stagione dell’Azione Cattolica nell’esperienza del sacerdote; la “casa Sturzo”, luogo dell’adolescenza, della maturità e degli affetti familiari; la chiesa ex matrice che custodisce l’altare della famigliaBoscarelli-Sturzo dedicato alla Presentazione di Maria Santissima Bambina al tempio, culla della vocazione dei fratelli Sturzo. E ancora i musei civici voluti nel 1912 da Sturzo per preservare e valorizzare il patrimonio storico e artistico della città; le ex officine elettriche, il primo progetto del pro-sindaco Sturzo nella sua opera di innovazione e modernizzazione della città in cui verremo immersi in una visita multimediale della Caltagirone del primo ’900.
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 22 novembre 2017

Acireale, una struttura per i dimenticati

In occasione della Giornata mondiale dei poveri, nella diocesi di Acireale, alle presenza del vicario generale monsignor Giovanni Mammino, è stato inaugurato il progetto “Casa” (Centro accoglienza sant’Antonio). Quella che era la casa dei giovani di via Umberto ad Aci Sant’Antonio è stata, infatti, adibita a centro diocesano di accoglienza notturna. Il progetto è finanziato con i fondi dell’8xmille. «Il centro è rivolto ai senzatetto – spiega don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana –. Sarà attivo dalle 19, offrirà un servizio mensa, un servizio docce e abbigliamento. Potremo assicurare una prima accoglienza a chi dorme fuori, specie ora che è inverno, o a qualcuno sfrattato perché non dorma in auto». La casa è situata in una zona più decentrata; per questo è prevista la possibilità di trasportare chi ne avesse bisogno. Da subito sono attivi dieci posti letto per uomini e altri cinque “femminili” saranno aperti a breve. «Il centro – spiega don Orazio – non intende essere una forma di assistenzialismo ma aiutare le persone a trovare una strada».
Maria G. Leonardi

martedì 14 novembre 2017

Acireale «Sotto le tende dell’ascolto ci guidano i santi di casa nostra»

Ad Acireale sono tante le tappe del cammino di preparazione al Sinodo dei giovani. La prima, nei giorni scorsi, è stato l’incontro con il responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile, don Michele Falabretti, con le realtà diocesane che operano con i giovani e con i sacerdoti. Un altro momento forte saranno le tende «dell’ascolto». «Nella chiesa dello Spirito Santo di Acireale – spiega don Giuseppe Pavone, responsabile diocesano della pastorale giovanile – si terranno appuntamenti fissi, mensili o quindicinali. Vi saranno dei sacerdoti pronti all’ascolto dei giovani, per offrire consigli e direzione spirituale. Sarà un momento curato, di volta in volta, da una parrocchia diversa». Altro momento forte sarà la Quaresima, con le giornate del perdono e incontri zonali. Ma la novità sarà un pellegrinaggio di cinque giorni che si terrà a luglio, sulle orme di tre giovani santi martiri siciliani: Alfio, Cirino e Filadelfo, la cui devozione è molto sentita nella Sicilia orientale.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 4 novembre 2017

ACIREALE Un prete consacrato da Raspanti

Ieri nella chiesa 'San Mauro Abate' di Aci Castello, il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti ha conferito l’ordinazione presbiterale a Ludger Rakotonirina. Il prete novello originario del Madagascar (Paese nel quale ha iniziato la sua formazione verso il sacerdozio) è giunto ad Acireale nel 2013. Ha svolto il tirocinio pastorale nella parrocchia 'Santa Maria degli Angeli' di Acireale, poi per due anni nella parrocchia 'Santa Maria del Monte Carmelo' di Aci Platani, e infine nella parrocchia 'Sacro Cuore di Gesù' di Randazzo dove da qualche giorno ha esercitato il suo ministero diaconale. Questa mattina alle 10 presiederà la sua prima Messa nella chiesa parrocchiale di Aci Castello.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 2 novembre 2017

Conosci san Leonardo, concorso su Instagram L’iniziativa a Mascali nel Catanese per avvicinare i giovani alla devozione del patrono. Foto per raccontare la festa

A Mascali, nel Catanese, per avvicinare i giovanissimi alla festa del patrono, san Leonardo abate, l’oratorio ha organizzato l’Instagram photo contest #obiettivoleonardo. Si tratta di un concorso fotografico sul social network Instagram molto diffuso tra i ragazzi. Gli organizzatori hanno chiamato questo concorso “Obiettivo Leonardo” affinché gli utenti di questo social «vivano tutte le iniziative legate alla tradizione secolare di questa festa popolare in cui fede, pathos,commozione, arte culinaria, luminaria e pirotecnica si fondono in un tripudio di colori, odori ed emozioni tipici della Sicilia e del territorio mascalese legato alla storia di questo grande santo». «Abbiamo preso spunto dalla lettera del nostro vescovo Antonino Raspanti che ci ha inviato a trovare i luoghi in cui i giovani si ritrovano e sappiamo che i ragazzi sono tutti sui social – spiega Yari Gullotta, responsabile dell’oratorio parrocchiale Don Bosco – . Per partecipare devono riprendere dei momenti della festa, la corsa con le botti, le novene e tutto quanto racconti la festa, per testimoniare sia i momenti di fede che di svago e farla conoscere sui nuovi canali». Il concorso si svolgerà sino alle 24 del 7 novembre. Le foto vincitrici verranno premiate dal parroco, don Rosario Di Bella, il 13 novembre durante la Messa a chiusura dei festeggiamenti in Chiesa-madre.
Maria Gabriella Leonardi