DA CALTAGIRONE
MARIA GABRIELLA LEONARDI
« D i paternità oggi c’è estremo bisogno, ma non è facile trovare padri. Non tanto per la riduzione demografica quanto piuttosto per la cultura diffusa, per lo stile di vita, per i cambiamenti intervenuti nella concezione dell’uomo e nella sua esistenza». Inizia così la riflessione che ieri sera il vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Cei ha svolto a Caltagirone, nella parrocchia della Madonna della Via. L’occasione era data dall’incontro diocesano delle famiglie organizzato dalla Chiesa calatina in vista della festa della Sacra Famiglia di domani. Il vescovo Crociata ha snocciolato i motivi di crisi del compito educativo paterno, si è soffermato sulla figura del padre e ha indicato ai presenti l’impegno a cui sono chiamati. Ad ascoltarlo anche alcune famiglie di immigrati ospiti del Centro rifugiati Cara di Mineo. «Nella concezione, e nella pratica, dell’educazione che si è diffusa negli ultimi decenni – ha rilevato il vescovo Crociata – è ricorrente il rifiuto dell’autorità e l’esaltazione dell’autonomia, secondo un preteso processo di autoeducazione ». Ma l’uomo non si dà la vita, la riceve e «il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti». Crociata ha evidenziato che se «la rivolta contro il padre» ha raggiunto la sua massima espressione nella condanna dei totalitarismi del ’900, si fa ora strada la deplorazione per una «società senza padri» e l’esigenza di un «ritorno del padre».
Nella sua analisi il segretario generale della Cei si è soffermato sul fenomeno dell’adolescenza prolungata indefinitamente per ribadire come «diventare adulti significa accettare la realtà, la rinuncia quando è necessaria, il limite come condizione per giungere a una esistenza veramente umana». In tal senso «il padre è colui che sa far riconoscere e accettare limiti e frustrazioni, ma in un clima di affetto e di fiducia».
Il padre indica al figlio la norma e la fa osservare, custodisce il figlio nell’ingresso nella realtà esterna infondendogli fiducia. Stretta la relazione tra la paternità e l’esperienza religiosa al punto che il deperimento della figura del padre produce un oscuramento anche della figura di Dio.
Il segretario generale della Cei ha evidenziato, quindi, quanto sia «difficile pensare un ritorno al passato; ma ancora più difficile pensare il futuro senza un ritorno del padre e della famiglia » e ha, quindi, richiamato i presenti all’impegno di generare cultura e animare pensiero fecondo sulla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e sulla responsabilità educativa. Poi ha sottolineato la necessità di promuovere alleanze educative e di continuare a investire nell’educazione, dall’iniziazione cristiana alla pastorale giovanile a quella prematrimoniale e familiare, alla catechesi degli adulti. «La coscienza – ha concluso Crociata – che c’è bisogno di padri è già di per sé suscitatrice di rinnovate vocazioni alla paternità intesa come dedizione alle nuove generazioni perché si aprano responsabilmente all’appello della vita».
Maria Gabriella Leonardi
20 dicembre 2012
Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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