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martedì 4 novembre 2008

Anziani, in Sicilia un progetto di assistenza

CATANIA Da tre anni era attivo a Messina, da qualche mese è presente anche a Catania . È il progetto “ A casa è meglio!”, un programma di assistenza domiciliare dedicato agli anziani.
Ieri mattina nella sala del consiglio comunale di Catania , la comunità di Sant’Egidio, l’associazione Enel Cuore Onlus, alla presenza del Sindaco Raffaele Stancanelli e dell’assessore ai servizi sociali, Marco Belluardo, hanno fatto il punto sulla situazione degli anziani in Sicilia e sul progetto. L’iniziativa ha avuto inizio a Messina grazie ad Enel Cuore Onlus e alla comunità di Sant’Egidio. Oggi ha raggiunto nella sola città di Messina 100 anziani, mentre a Catania 40, da marzo 2008. Gli utenti godono dell’assistenza a domicilio completamente gratuita, gli operatori si occupano di accompagnarli a fare la spesa, del disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche, di visite mediche e molto altro ancora... Non sono presi in cura solo i soggetti anziani ma anche le loro famiglie, trasformandosi così in un valido sostegno per entrambi. Il progetto mira ad evitare l’istituzionalizzazione dell’anziano, privilegiando piuttosto la permanenza nella propria casa. Al folto pubblico catanese il professor Leonardo Palombi della Comunità di Sant’Egidio ha esposto la condizione della terza età in Italia, ponendo l’accento su quella locale. I dati hanno fatto emergere i bisogni e le possibilità di realizzare servizi domiciliari per gli anziani. Le parole commosse di Massimo Bruno, responsabile delle relazioni esterne territoriale di Enel, hanno fatto eco a quelle altrettanto toccanti di Maria Iurato, una delle prime utenti di “ A casa è meglio!”. Annunciata nel corso dell’incontro l’imminente realizzazione di un centro diurno polivalente a Messina. Anche lo scrittore Andrea Camilleri, padre del commissario Montalbano, ha partecipato alla manifestazione con una video- intervista. « I vecchi hanno bisogno di non essere soli – ha dichiarato – . È significativo che molti operatori che lavorano nel progetto siano stranieri. È il segno che nessun uomo è inutile ma ogni uomo è utile all’altro » .
Ora non resta che augurarsi che il progetto si consolidi e venga esteso ad altri Comuni dell’isola.
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su OGGI Italia del 4 novembre 2008)

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