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giovedì 12 giugno 2008

Un anno per santa Eustochia

MESSINA
Prende il via oggi a Messina l’Anno Eustochiano indetto dall’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, dalle clarisse del monastero di Montevergine e dal comitato per le celebrazioni, presieduto dal cappellano monsignor Pietro Aliquò. L’anno si concluderà l’11 giugno 2009 e celebra l’anniversario della canonizzazione della clarissa suor Eustochia Smeralda Calafato – l’«innamorata del Crocifisso», com’è ricordata – da parte di Giovanni Paolo II, nel 1988, durante la visita pastorale dello stesso Wojtyla nella città siciliana. Smeralda Calafato, ultimogenita di una ricca famiglia messinese, ebbe la vita segnata da una prodigiosa visione. Le apparve Gesù Crocifisso. Così decise a 15 anni di entrare nel monastero delle Clarisse di Basicò dove visse fino alla morte avvenuta nel 1485. Più volte nei secoli ha protetto Messina al punto che il Senato messinese, nel 1777, le affidò la città. L’anno eustochiano vuole approfondire e attualizzare la vita della santa attraverso diversi itinerari: liturgico, formativo, culturale, editoriale, scolastico, dei pellegrinaggi e mass-mediale. Giovedì 19 giugno, nella chiesa di santa Eustochia con una solenne celebrazione eucaristica, l’arcivescovo Calogero La Piana inaugurerà l’anno eustochiano. Sarà allestita una mostra fotografica sulla canonizzazione della santa. Il 27 giugno alle 19 nel monastero di Montevergine, è previsto un incontro sul tema «Il magistero di Giovanni Paolo II a Messina».
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su AVVENIRE sez.CATHOLICA dell'11 giugno 2008)

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