MESSINA - Offrire
ai papà separati uno spazio fisico ove possono affrontare il primo
anno dopo la separazione, dando il tempo di potere riorganizzare la loro
esistenza. È il progetto a cui viene dedicata, nell’arcidiocesi di
Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, la Quaresima di carità
2014. Come spiega padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas
diocesana della città dello stretto, «Dall’osservazione costante di
questo fenomeno sociale, rilevato anche dall’opera svolta dai Centri di
ascolto Caritas, che quotidianamente accolgono fratelli e sorelle
provati e carichi di dolore, è nata l’esigenza di dare qualche risposta
alle tante famiglie segnate da sofferenze e disagi di natura
spirituale, esistenziale edeconomica».La
Caritas messinese ha condiviso questa preoccupazione con le suore
Francescane dei poveri, che accompagnano famiglie ferite da
separazioni o divorzi, ed è emerso che proprio i papà separati risultano
più esposti al rischio - dopo la separazione - di cadere nel baratro
della povertà.
Il progetto, denominato Osea
è supportato dall’Istituto Ancelle Riparatrici, dal quale la Caritas
da tempo ha ricevuto l’immobile di Galati destinato ai senza dimora e
che oggi mette a disposizione della «casa per i papà separati» alcuni
locali dell’Istituto Santa Chiara, nell’omonimo rione.
«L’auspicio – conclude padre Tripodo – è che la Quaresima di Carità 2014 possa essere occasione per esprimere la generosità della comunità cristiana e il sostegno all’attuazione di questo progetto».
Maria Gabriella Leonardi